L'RCN ha lanciato oggi una nuova campagna per aiutare gli infermieri a individuare i segni del delirio al fine di migliorare l'assistenza e persino salvare vite umane.

Sponsorizzato dalla mia rete di miglioramento, il nuovo progetto RCN recluterà campioni del delirio da tutto il servizio sanitario per aiutare a spargere la voce sulla condizione.

Il delirio è una condizione medica comune e grave che può colpire chiunque, in particolare coloro che sono più anziani o gravemente malati.

Chi soffre di delirio sperimenterà un improvviso stato di confusione, che lo farà sentire disorientato e lottare per prestare attenzione o prendere decisioni.

Rilevando precocemente la condizione, gli infermieri possono impedire ai pazienti di cadere, ammalarsi o addirittura morire.

Questo progetto, guidato dal Forum delle persone anziane dell'RCN, mira a diffondere la consapevolezza dei sintomi del delirio in tutti i servizi sanitari e assistenziali e a migliorare il supporto per le persone con questa condizione.

Il personale infermieristico sarà dotato di materiali su misura e di un cortometraggio animato per aiutarli a educare il personale ad identificare i sintomi e ad aggravare la situazione in modo efficiente.

Dawne Garrett, responsabile professionale di RCN per le persone anziane e la demenza, ha dichiarato: “Il delirio è una condizione molto comune, in particolare tra i pazienti più anziani e quelli con demenza.

“Eppure sempre più infermieri si fanno avanti per dire che semplicemente non c'è abbastanza consapevolezza del delirio tra il personale sanitario.

“Tutti i nostri campioni del delirio saranno dotati di risorse educative e di sviluppo per aiutare a formare il maggior numero possibile di personale sui sintomi del delirio.

“Ci auguriamo di avere un impatto reale sul cambiamento in modo che i pazienti possano ottenere le cure di cui hanno bisogno il prima possibile, evitando ulteriori disagi o complicazioni.

"Vorrei incoraggiare il personale infermieristico a essere coinvolto in questo progetto: è un'opportunità per fare davvero la differenza per i pazienti in cura per demenza e molto oltre".